I capelli sono una naturale cornice per il viso: lo
abbelliscono, ne contraddistinguono i caratteri e i vari tipi
di fisionomia. Possono rendere una persona sicura o insoddisfatta di sé. I capelli belli e sani sono il sogno di tutti, mentre la loro caduta viene spesso vissuta come un vero trauma. D’altra parte, essa è generalmente l’esito finale di una serie di eventi che ne hanno minacciato, magari per anni, la salute.
Di conseguenza, per avere capelli folti, lucidi e morbidi,
al di là di un’importante componente genetica, non
possiamo prescindere da una cura costante e attenta
della nostra chioma. ales2.jpg
Scegliere uno shampoo specifico per il proprio tipo di
capelli è fondamentale per poterli curare adeguatamente. Per indirizzarsi sui prodotti giusti, meglio chiedere agli esperti: il farmacista o anche il dermatologo.
Lavare i capelli con prodotti aggressivi può alterare lo stato del cuoio capelluto.
Usare il balsamo dopo il normale lavaggio con lo shampoo e utilizzare periodicamente maschere o fiale ristrutturanti può aiutare a restituire al capello la sua protezione naturale. È preferibile anche usare spazzole di setole naturali e pettini di legno.
Dopo il lavaggio è bene tamponare accuratamente i capelli in modo da ridurre il tempo di asciugatura con il phon. Il calore che emana, infatti, può danneggiare i capelli.
È consigliabile limitare l’uso di piastre liscianti e di bigodini elettrici, le permanenti, le tinte e le decolorazioni, soprattutto se si hanno capelli fragili, sottili o radi.
Permanenti e stirature, infatti, necessitano un’estrema competenza e un’ottima conoscenza del capello e delle sue condizioni per essere in grado di diagnosticare se riuscirà a sopportare un trattamento che è pur sempre chimico.
Se si hanno capelli sani e senza particolari esigenze non ci sono controindicazioni ad effettuare i trattamenti sopra citati, ma il consiglio è comunque quello di limitarne la frequenza ed assicurarsi della qualità dei prodotti usati.
Un capello in salute è un capello naturalmente bello, che necessita di pochi ma corretti accorgimenti per offrire un risultato estetico notevole. Oggigiorno, infatti, la salute del capello assume sempre più importanza ed il ritorno al naturale e ad uno stile più rilassato è la tendenza che ha la meglio sulla creatività estrema o sull’uso di trattamenti che aggrediscono e talvolta rovinano i capelli.
In conclusione, la fisionomia di qualunque capello è impossibile da trasformare e il ruolo dei diversi prodotti disponibili sul mercato è quello di attutirne gli inestetismi, curarli e proteggerli preservandone la salute e, quindi, garantendone la bellezza.

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 I capelli nella storia

– Il più celebre “capellone” è il mitico Sansone, la cui strabiliante forza risiedeva nei capelli. Dalila lo scoprì e, rasandolo nel sonno, lo rese vulnerabile: catturato e reso schiavo dai Filistei, Sansone attese con pazienza la ricrescita e, riconquistata la sua forza, demolì a forza di braccia il tempio di Dagon, uccidendo i Filistei ed immolando a questo scopo la sua stessa vita.
– La regina Nefertiti soffriva di alopecia, e si faceva confezionare una lozione a base di grasso di leone, d’ippopotamo, di coccodrillo, di gatto, ecc. la cui ricetta è giunta a noi grazie al ritrovamento di un papiro che la descrive dettagliatamente.
– I capelli più antichi che siano mai stati analizzati risalgono a circa 4000 anni fa ed appartengono a Ramsete II. Quando la mummia fu bonificata, nel 1976, i Ricercatori L’Oréal, incaricati di un’expertise sui capelli di Ramsete, scoprirono che il faraone, morto a circa 92 anni, era affetto da alopecia, ma tingeva civettuolamente i suoi capelli residui, ormai bianchi, con l’henné. La cuticola era completamente distrutta a causa degli strumenti rudimentali in legno o in osso usati per pettinare la reale chioma.
– Socrate ostentava la sua calvizie, sostenendo che “l’erba non può crescere sulle vie molto battute”; in altre parole, secondo lui, la sua calvizie sarebbe stata un segno evidente della sua intensa attività cerebrale.
Giulio Cesare– Il Senato romano dovette approvare un decreto per consentire a Giulio Cesare di portare in permanenza una corona d’alloro, mezzo scelto dall’Imperatore per mascherare la sua pelata vistosa.
– Ippocrate non è passato alla storia solo per il giuramento, che ancora
oggi i neo-medici proclamano a garanzia della loro etica professionale. Si definisce “calvizie ippocratica” lo stato di chi conserva solo una corona di capelli sulla nuca, ad imperituro ricordo del celebre cranio di Ippocrate stesso.
– Francesco I°, re di Francia, si procurò una grave bruciatura perché i suoi capelli presero fuoco nel corso di un gioco con le torce. I medici di corte lo rasarono a zero, per meglio curare le ustioni del cuoio capelluto e, per deferenza, tutti i cortigiani si fecero “tosare”.
– La Regina Maria Antonietta perse di colpo tutti i capelli scuri della sua capigliatura “sale e pepe” quando fu imprigionata alla Bastiglia, nel 1792. Questa fu la spiegazione data al suo improvviso incanutimento. Quando salì sulla ghigliottina, la regina aveva ritrovato il suo colore, ma, purtroppo, fu privata della possibilità di sfoggiarlo a lungo.

Capelliultima modifica: 2011-10-14T08:35:00+02:00da acristina30