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Cellulite e pelle a buccia d’arancia: come si presenta

La pelle “a buccia d’arancia” è l’inestetismo più diffuso fra le donne, colpisce circa l’80% delle donne di ogni età senza esclusione di atlete, fanatiche della palestra e persone magre che stanno attente alla linea.
I principali fattori scatenanti la cellulite sono da ricercare nel tessuto adiposo sottocutaneo (lo strato che collega la pelle ai fasci muscolari) che è alternato da un problema di microcircolazione sanguigna e da un aumento numerico e dimensionale dei tessuti adiposi. Questa situazione, a sua volta, innesca una serie di reazioni a catena legate al cattivo funzionamento della microcircolazione.cellulite-254x300.jpg

Quatto sono gli stadi della cellulite.

Primo sadio – la cellulite localizzata semplice o edematosa
La pelle appare più flaccida e gonfia: il ristagno dei liquidi “invade” le cellule adipose, le quali  a loro volta si gonfiano. Quando si pizzica la pelle con le dita compaiono uno o più forellini che spariscono dopo pochi secondi. Si tratta della fase meno preoccupante, perchè in questa la silhouette non viene alterata. E’ quindi importante identificarla subito, perchè è proprio in questo momento che gli interventi di prevenzione sono maggiormente efficaci.

Secondo stadio – Aumento della flaccidezza a causa dell’alteraizone della microcircolazione in progressivo incremento
Al tatto di mani esperte si riscontrano, sotto pelle, piccoli granuli adiposi, localizzati a chiazze non ancora visibili. Appare un leggero accenno di pelle a buccia d’arancia. I pori sono dilatati.

Terzo stadio
Le zone affette dalla cellulite hanno ormai assunto l’aspetto a buccia d’arancia con forellini, rigonfiamenti e altre manifestazioni. Le piccole nodosità (formate dalle fibre che riuniscono le cellule grasse in grappoli) sono visibili e dolorose al tatto. La pelle diventa cadente, granulosa e irregolare.

Quarto stadio
L’irregolarità della superficie cutanea non solo è ben visibile ma anche deturpante. La pelle assume l’aspetto “a materasso”, a causa delle aree caratterizzate da micro-nodosità (aggregazioni fibrose di cellule grasse) che si alternano ad aree “vuote”, nelle quali al posto delle cellule grasse, ci sono soltanto ristagni di liquidi. La pelle diventa dura, scarsamente elastica e fredda, a causa di un insufficiente afflusso sanguigno.

Per valutare al meglio la situazione si possono effettuare dei semplici esami con l’aiuto di alcuni strumenti.
La termografia identifica le zone toccate dalla cellulite, che sono più fredde a causa dell’insufficienza circolatoria, e lo fa con l’applicazione sottopelle di dispositivi particolari che assumono colori diversi in base alla temperatura rilevata.

L’ecografia utilizza una sonda che scivola sulla pelle e permette di analizzare la consistenza e lo spessore delle nodosità sottocutanee.

Cellulite e pelle a buccia d’arancia: come si presentaultima modifica: 2011-10-14T13:23:26+02:00da acristina30
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