“A 27 anni qualcosa nella mia testa ha cominciato a non funzionare. È avvenuto tutto molto lentamente, senza veri e propri segnali forti che potessero mettermi in allarme”.
«Io sto combattendo per colleghi come Luigi Tenco. Nessuno li ha aiutati, non c’eri tu, non c’erano i social. C’è troppo gente che uccide stando dietro alla scrivania».